Wine & Food, il nuovo modo di fare turismo
Un tempo semplice accessorio delle vacanze, oggi l’esperienza enogastronomica è diventata elemento base di molte scelte turistiche. Segno di come il mutare dei tempi abbia portato ad una percezione diversa dell’enogastronomia, oggi sempre più considerata come occasione di visita al territorio e alla cultura ad esso legata. Parte del turismo enologico, le cantine Toscana da visitare sono tante e degne di nota.
Il turismo enologico
Il turismo enologico è una “branca” importante del turismo enogastronomico, tanto da avere una sua conferenza annuale che si svolge in tutto il mondo. Tra l’altro, quest’anno toccherà all’Italia fare gli onori di casa. Per gli amanti dei numeri, diremo che sono 14 milioni le presenze annuali legate direttamente all’enoturismo nel nostro Paese.
Come abbiamo già detto, le cantine Toscana da visitare rappresentano un’esperienza piacevole, all’interno di un più ampio percorso alla scoperta dei cibi caratteristici del territorio. Una cantina può rappresentare la meta ideale di un week end di tranquillità. Soprattutto oggi che il week end, nella frenesia della nostra epoca, è diventato il momento del recupero, lontano dal trambusto e immersi nella tranquillità. Quale posto migliore, quindi, della campagna toscana per ritemprarsi nella mente e nel fisico, magari all’interno di un tour di degustazione vini in Toscana? Oppure in solitaria, svincolati da orari e programmi, liberi di improvvisare.
Il Falcone
Il Falcone è un’azienda agricola che nel tempo si è trasformata in un agriturismo. Saldamente in mano alla famiglia Petri da molti anni, oggi è gestito dalle ultime discendenti della famiglia, insieme ai rispettivi consorti.
Posto all’interno del Comune di Suvereto, di cui rappresenta il più antico insediamento agricolo, destina 10 ettari dei 100 totali alla coltivazione della vite. Da questi filari prendono vita produzioni di pregio che sono il vanto dell’azienda, grazie anche ad un progetto di lotta guidata implementato da diversi anni e in grado di ridurre al minimo l’utilizzo dei fitofarmaci. Qui nascono 2 vini rossi giovani, 2 rossi invecchiati di grande struttura e 2 vini bianchi, oltre alla Grappa Toscana Bianca. 45.000 bottiglie che ogni anno vengono apprezzate in tutto il mondo.
Tutti prodotti acquistabili direttamente in loco. Magari dopo una degustazione e visita in cantina che l’agriturismo organizza con dovizia di particolari. Qui l’intenditore, ma anche il semplice appassionato, ha modo di osservare la cantina e poi, più addentro nelle tecniche di vinificazione, la barricaia. Il posto in cui la modernità si inchina ancora alla tradizione: nelle sue stanze vengono invecchiati i vini rossi, in barrique di rovere francese a temperatura controllata. Per chi ha più tempo, la proprietà offre visite guidate ai “Signori del Falcone”: gli olivi secolari che da 500 anni vivono su queste terre e permettono la produzione dell’olio extravergine, l’altra linea produttiva di questa realtà.
La presenza di una sala degustazioni, in perfetto stile toscano, costituisce il posto ideale in cui un sommelier FISAR e un membro della commissione “panel test” Assaggiatori Provincia di Livorno vi guideranno nell’itinerario dei sapori del Falcone, con l’assaggio dei 6 vini, della grappa e, perché no, dell’olio extravergine.